Dispositivi connessi con fibre ottiche
Sorgente laser ottica
Il parametro più importante nella taratura di una sorgente laser è il livello assoluto di potenza ottica, che può essere misurato a diversi livelli (linearità) con l’utilizzo di un misuratore di potenza ottica di riferimento. La potenza ottica può essere misurata nell’intervallo da 0 dBm a -90 dBm.
Misuratori di potenza ottica
La precisione assoluta dei misuratori di potenza ottici è tarata con un metodo comparativo utilizzando un misuratore di potenza ottico di riferimento. Un altro parametro importante è la linearità della misura del livello di potenza ottica, che viene tarata utilizzando un attenuatore ottico di riferimento. La precisione della misurazione della potenza ottica (linearità) può essere eseguita nell’intervallo compreso tra 0 dBm e -90 dBm.
Attenuatori ottici e fibre ottiche
Il parametro principale da tarare è l’attenuazione della fibra o dell’attenuatore e l’attenuazione (incrementale e graduale) degli attenuatori ottici a stadio. L’attenuazione può essere misurata nell’intervallo da 0 dB a 90 dB con il metodo di confronto (incertezze da 0,15 dB a 0,17 dB) o con il metodo basato su un attenuatore ottico a stadio di riferimento nell’intervallo da -1,4 dB a -60 dB (incertezza 0,06 dB). La lunghezza ottica di una fibra ottica può essere tarata anche se è noto il suo indice di rifrazione (si possono tarare lunghezze di fibra da 0,1 km a 100 km).
Riflettometri ottici nello spazio temporale (OTDR)
L’OTDR è uno strumento in grado di misurare la distanza da determinati eventi (ad es. connettori, giunti o guasti), ma può anche misurare l’attenuazione nelle fibre ottiche. Lo fa inviando un impulso di luce laser nella fibra ottica e quindi misurando il segnale retrodiffuso dalla fibra a intervalli periodici. La diffusione della luce può essere la diffusione di Rayleigh su microparticelle nelle fibre ottiche o la riflessione di Fresnel al contatto di diversi materiali nel percorso dell’impulso luminoso (connettori, giunti, ecc.). Conoscendo l’indice di rifrazione della fibra e in base al tempo di ricezione del segnale riflesso si può calcolare anche la distanza dall’evento osservato. Il livello del segnale ricevuto è proporzionale all’attenuazione della fibra, quindi l’OTDR può anche misurare l’attenuazione della fibra. I parametri tipici che vengono tarati sono:
- le perdite nell’intervallo A, ΔSA (il valore tipico per le fibre ottiche è ± 3 dB per km, la taratura è possibile nell’intervallo da 0 km a 35 km)
- l’errore di offset della distanza iniziale, ΔL0, il valore della distanza viene visualizzato sul connettore OTDR (idealmente dovrebbe essere visualizzata la distanza 0)
- l’errore di visualizzazione della distanza, ΔSL, è l’errore del gradiente di distanza (può essere misurato a distanze da 5 km a 35 km)
- la taratura della scala di attenuazione (la taratura della scala di attenuazione viene utilizzata per determinare l’accuratezza della misurazione delle perdite ΔSA dell’OTDR per i livelli di potenza F in modalità di retrodiffusione dell’OTDR)
- la zona morta dell’evento (la zona morta dell’evento, in inglese event deadzone, è solitamente specificata per impulsi di ampiezza di 1 μs e riflettanza di -35 dB, se non diversamente delineato nelle specifiche)
- la zona morta di attenuazione (definita come la differenza tra l’inizio della riflessione della luce e il punto in cui il segnale ritorna alla scia di retrodiffusione)
- la gamma dinamica (la gamma dinamica indica la capacità dell’OTDR di misurare fibre lunghe e quindi piccoli segnali di retrodiffusione. È determinata come la differenza tra l’inizio estrapolato della traccia di riempimento e il livello di rumore. La gamma dinamica è espressa in dB per la perdita di fibra in una direzione.)