Tempo e frequenza
Frequenzimetri
- Sensibilità di ingresso: il parametro indica a quale valore di tensione lo strumento inizia a misurare correttamente. La sensibilità viene verificata a 50 Ω e/o 1 MΩ di impedenza di ingresso del misuratore.
- Controllo della base temporale: si misura la stabilità della frequenza della base temporale del misuratore, sulle 24 ore. La misura della stabilità della base temporale richiede almeno 2 giorni, in quanto viene richiesto un preriscaldamento di 24 ore dello strumento per consentire la stabilizzazione della temperatura dello strumento e la misura della stabilità della base temporale nelle 24 ore successive. Le frequenze tipiche sono 10 MHz, 5 MHz e 2 MHz, ma è possibile misurare anche altri valori, se il misuratore dispone di opzioni aggiuntive. Oltre alla stabilità della base temporale del misuratore siamo anche in grado di verificare la capacità di bloccare la frequenza sulla base temporale.
- Test funzionale: in questo punto di misura vengono eseguiti vari test, normalmente prescritti dal produttore (per es. misura del periodo, durata dell’impulso, intervallo temporale tra ambedue gli ingressi, precisione della frequenza). Il test funzionale viene solitamente eseguito, ma non accreditato.
Ricevitori GNSS
Per i ricevitori GNSS, misuriamo la deviazione relativa, lo scorrimento della frequenza e la stabilità:
- la deviazione relativa e lo scorrimento della frequenza vengono eseguiti mediante un confronto di fase con lo standard di frequenza del cesio di riferimento, ovvero con l’orologio atomico. La misura più breve dura almeno tre giorni, in quanto lo strumento, prima della misura, è collegato per almeno 48 ore, per consentirne la stabilizzazione e il raggiungimento della temperatura di esercizio, seguiti dalla taratura, in cui il dispositivo viene agganciato al segnale GNSS. Il tempo di taratura tipico più breve è di 24 ore per singola uscita, o superiore a seconda delle esigenze del cliente. Il calcolo dell’incertezza tiene conto della variazione di frequenza durante la taratura e viene stimato lo scorrimento di frequenza relativo per giorno o altro intervallo di tempo (mese, anno). È possibile tarare più uscite del ricevitore in base alle necessità e alle esigenze del cliente.
- La stabilità della frequenza è determinata analiticamente attraverso le misure effettuate nel periodo di osservazione. Dato che si tratta di un parametro dipendente dal tempo, viene utilizzata la cosiddetta deviazione di Allan, una misura della stabilità di frequenza degli orologi.
La taratura della base temporale può essere eseguita anche sul campo, con maggiore incertezza nell’intervallo 2×10-10, a causa dell’utilizzo dello standard di frequenza di riferimento al rubidio anziché dell’orologio al cesio.
Misuratori/generatori di intervalli temporali/impulsi/periodi/frequenze
Oltre ai misuratori/generatori di intervalli temporali/impulsi/periodi/frequenze, tarare anche generatori di marche temporali, misuratori di breve durata, basi temporali dei sistemi a microprocessore, interruttori temporali, tester di intervalli di tempo e di rotazione, codificatori di impulsi tariffari, basi temporali dei generatori di segnale, ecc.
Durante la taratura, controlliamo i seguenti parametri:
- sensibilità di ingresso: verifichiamo a quale livello lo strumento inizia a misurare correttamente.
- base temporale: analogamente ai contatori di frequenza, i misuratori/generatori di intervalli temporali hanno una propria base temporale interna, che viene verificata con un misuratore di riferimento, collegato allo standard di riferimento della frequenza. Questo garantisce le incertezze di taratura relative nell’intervallo 2×10-12.
- test funzionale: il test viene solitamente eseguito secondo le procedure prescritte dal produttore dello strumento e, se richiesto, è possibile eseguire ulteriori test funzionali. Il test funzionale viene solitamente eseguito, ma non accreditato.
- parametri di impulso: nel punto di misura vengono esaminati gli impulsi generati o misurati dallo strumento (lunghezza dell’impulso, tempo di salita e tempo di discesa, lunghezza dell’impulso positivo e/o lunghezza dell’impulso negativo, frequenza ovvero ampiezza degli impulsi). Gli impulsi possono essere generati e misurati. Previo accordo con il cliente, è possibile adeguare le misure.
- periodo/frequenza: verifichiamo la misura o la generazione della frequenza, che è il reciproco del valore del periodo.
Divisore di frequenza
Il parametro base del divisore di frequenza è il rapporto di divisione della frequenza, che viene tarato utilizzando un generatore di riferimento e un frequenzimetro, in cui la base temporale è collegata alla base temporale del generatore di frequenza. Durante la taratura viene determinato il rapporto tra la frequenza di ingresso/generata e la frequenza di uscita.
Cronometri
Eseguiamo taratura di cronometri digitali e analogici, in cui eseguiamo la taratura dei seguenti parametri:
- tempo relativo: il tempo relativo viene misurato direttamente con il calibratore di riferimento. Il calibratore indica di quanto il cronometro è avanti o indietro in un determinato intervallo temporale (per es. quanti secondi al giorno)
- controllo funzionale: il controllo funzionale viene eseguito ma non accreditato, come test di funzionamento.
Altri strumenti di misura in grado di misurare il tempo, la frequenza o altre grandezze legate al tempo
I misuratori con possibilità di misura del tempo includono diverse tipologie di strumenti multifunzionali con tempo di misura regolabile, dosimetri acustici, misuratori di frequenza (dispositivi di prova, multimetri digitali/analogici, calibratori, misuratori di corrente alternata) e misuratori di grandezze basati sulla frequenza (misuratori di rotazione tramite accoppiamento ottico o induttivo, misuratori di rotazione, ecc.